Interferenti endocrini e microplastiche: un serio problema per la salute umana

Interferenti endocrini e microplastiche: un serio problema per la salute umana

Di G. Simone Mazzaglia

Introduzione al problema delle microplastiche

 

Il problema delle microplastiche è un fenomeno con un rilievo sociale e sanitario non di poco conto. Le plastiche rilasciate in mare rappresentano un serio problema per la flora, la fauna ittica e la salute umana. Studi recenti hanno dimostrato gli effetti tossici delle sostanze contenute nelle microplastiche altrimenti noti come distruttori endocrini (o interferenti endocrini).

 

Cosa sono e come agiscono gli interferenti?

Un interferente endocrino è una sostanza o un miscuglio eterogeneo di sostanze che interferisce con il corretto funzionamento del sistema endocrino.

Gli interferenti endocrini possono avere due effetti:

  • Effetto agonista, si legano ai recettori ormonali e mimano l’azione dell’ormone. Possono provocare una risposta eccessiva o minore rispetto all’ormone
  • Effetto antagonista, si legano ai recettori ormonali senza attivarlo. Rappresentano un piccolo ostacolo per l’ormone che, di conseguenza, non può effettuare il legame con il

Gli interferenti endocrini possono essere considerati come sostanze Xenobiotiche.

Le sostanze Xenobiotiche sono tutti quei composti chimici estranei all’ambiente naturale e che possono entrare nella rete trofica di una comunità biologica.

 

il problema delle microplastiche…

Le microplastiche, ovvero tutte quelle plastiche inferiori ai 5mm, possono contenere interferenti endocrini capaci di alterare in maniera permanente la funzionalità del sistema endocrino.

Il Bisfenolo A contenuto nelle materie plastiche è capace di mimare l’azione degli estrogeni provocando danni sulla salute riproduttiva.

Gli organofosfati…

Gli organofosfati (pesticidi) sono in grado di ridurre l’attività dell’AChE (acetilcolinesterasi), enzima fondamentale nella degradazione dell’ACh (acetilcolina) in acido acetico e colina. Il ruolo dell’Acetilcolinesterasi è fondamentale per la corrette trasmissione dell’impulso nervoso. Un malfunzionamento dell’AChe porta all’accumulo di Acetilcolina endogena con conseguente paralisi neuromuscolare.

Per ripristinare l’attività dell’AChe (inibita a causa dell’avvelenamento da organofosfati) viene utilizzata la pralidossima o 2-PAM assieme all’atropina (alcaloidi tropanici estratti da alcune piante).

Il benzo(a)pirene…

Altro esempio di interferente endocrino è il benzo(a)pirene. La trasformazione di questo composto è assai complessa ed è costituita da una successione di reazioni nelle quali sono coinvolti il citocromo P450, le idrolasi e le perossidasi.

Una delle forme ossidate [ benzo(a)pirene-7,8-diidrodiolo-9,10-diidroossido può legarsi al DNA. Poichè non viene rilevato dal sistema enzimatico deputato alal distruzione dei geni mutati, promuove l’accumulo di mutazioni nocive e promuove il processo di cancerogenesi.

Impatti sulla salute umana…

Secondo la letteratura scientifica l’esposizione agli interferenti endocrini provoca problemi a livello degli organi genitali maschili, riduzione della qualità del seme e rischio infertilità negli adulti.

Gli interferenti endocrini provocano:

  • Danni a livello della salute riproduttiva
  • Scarsa qualità del seme
  • Cancro alla prostata
  • Sindrome metabolica
  • Sindrome dell’ovaio policistico
  • Cancro al seno

 

Come prevenire?

 

Per prevenire gli effetti degli interferenti endocrini bisogna tenere conto di alcuni punti chiave:

  • Comunicazione efficace
  • Controllo delle materie prime
  • Sostituzione di sostanze pericolose
  • Comunicazione e collaborazione

L’educazione ambientale, le attività istituzionali e i centri di biologia marina sono di fondamentale importanza per arginare il problema delle microplastiche.

 

Bibliografia: