Molnupiravir, può una pillola cambiare realmente le sorti della pandemia da SARS-COV2?

Nell’Ottobre 2021 l’azienda Merck ha anticipato i risultati di studi clinici sul trattamento precoce dell’infezione da SARS-COV-2 con l’antivirale orale molnupiravir. La somministrazione di questo farmaco per via orale diminuisce del 50% le ospedalizzazioni e i decessi nei pazienti affetti da COVID-19.

Quale potrebbe essere il vantaggio del molnupiravir rispetto ad altri farmaci oggi disponibili in Italia?1

Il molnupiravir è un antivirale che blocca la replicazione del virus SARS-COV-2 all’interno delle cellule dopo assunzione per via orale, a differenza degli anticorpi monoclonali che devono essere somministrati tramite infusione per via endovenosa. Dopo un’eventuale valutazione positiva delle agenzie regolatorie sull’efficacia e la sicurezza del molnupiravir, questo farmaco potrebbe rappresentare una terapia precoce che non necessita l’ospedalizzazione del soggetto infetto.

Negli Stati Uniti si prevede che questo farmaco sia dispensato in farmacia dietro prescrizione medica, ma bisogna sottolineare che negli Stati Uniti il costo dei farmaci è a totale carico dei pazienti. Non si sa ad oggi quale sarà, semmai il farmaco venga approvato, il regime di dispensazione del molnupiravir in Italia, il cui sistema sanitario è universalistico. Inoltre, un articolo su Nature1 ha evidenziato che potrebbero facilmente emergere problemi di accesso al farmaco da parte dei paesi più poveri, come è già avvenuto per il sofosbuvir, un antivirale in grado di eradicare l’epatite C2.

 

Come funziona il molnupiravir? È un farmaco sicuro?

Il molnupiravir è un farmaco che mima la struttura dei nucleosidi ovvero le molecole che costituiscono la catena dell’RNA. Se il remdesivir blocca la replicazione dell’RNA virale inserendo un segnale di stop, il molnupiravir viene inglobato nella catena dell’RNA virale, mutandolo e inducendo una “catastrofe di errori” durante la replicazione del virus, che verrà così bloccata3. Ma come sottolineato da un articolo su Nature, proprio per il meccanismo d’azione del molnupiravir, non possono essere esclusi effetti di genotossicità e mutagenicità (effetti sul DNA delle cellule umane in grado di modificarne il codice genetico) dell’antivirale sulle cellule umane 1. Ne consegue che bisogna ancora attendere risultati solidi su efficacia e sicurezza del farmaco, per poter interpretare con pieno ottimismo nella lotta al SARS-COV-2 l’annuncio dell’azienda produttrice, soprattutto alla luce dei risultati su sicurezza ed efficacia della campagna vaccinale4.

 

Referenze

  1. Commento riguardo il molnupiravir pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. How antiviral pill molnupiravir shot ahead in the COVID drug hunt. Cassandra Willyard. Nature. 2021 Oct 8. doi: 10.1038/d41586-021-02783-1.
  2. Epatite C, si apre in India il caso sul brevetto del farmaco sofosbuvir della Gilead. https://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/medicina-e-ricerca/2016-02-26/epatite-c-si-apre-india-caso-brevetto-farmaco-sofosbuvir-gilead–132911.php?uuid=ACnT3icC
  3. Meccanismo d’azione del molnupiravir pubblicato su una prestigiosa rivista del gruppo Nature. Mechanism of molnupiravir-induced SARS-CoV-2 mutagenesis. Florian Kabinger, Carina Stiller, Jana Schmitzová et al. Nat Struct Mol Biol . 2021 Sep;28(9):740-746. doi: 10.1038/s41594-021-00651-0. Epub 2021 Aug 11.
  4. Report di Valutazione sull’impatto della Vaccinazione anti-COVID. Istituto Superiore della Sanità https://www.epicentro.iss.it/vaccini/pdf/report-valutazione-impatto-vaccinazione-covid-19-15-mag-2021.pdf