Prima il Regeneron (cocktail di anticorpi sperimentale), poi il Remdesivir. Quanto è grave Trump?

Prima il Regeneron (cocktail di anticorpi sperimentale), poi il Remdesivir. Quanto è grave Trump?

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Al presidente degli Stati Uniti sono stati somministrati anche zinco, vitamina D, un farmaco per il bruciore di stomaco, melatonina e aspirina

Prima il Regeneron (cocktail di anticorpi sperimentale), poi il Remdesivir. Quanto è grave Trump?
 

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, contagiato dal Covid-19 e ricoverato con la febbre al Walter Reed National Medical Center di Washington ha ricevuto finora una singola dose di 8 grammi di un cocktail anticorpale sperimentale prodotto in laboratorio, il Regeneron (REGN-COV2), della Pharmaceuticals Inc. Secondo i risultati di uno studio pubblicato appena qualche giorno fa il farmaco può aiutare a trattare i pazienti affetti da coronavirus in genere al di fuori dell’ospedale riducendo i livelli della carica virale e i sintomi del virus. Il medico personale del presidente Trump, il dottor Sean P. Conley, ha specificato in una lettera che l’infusione «si è conclusa senza incidenti» e che al presidente, oltre al Regeneron sono stati somministrati zinco, vitamina D, famotidine (il farmaco generico per il bruciore di stomaco), melatonina e un’aspirina al giorno. Alcuni di questi farmaci, ampiamente disponibili, sono stati studiati come trattamenti per Covid-19, anche se nessuno ha dimostrato di funzionare definitivamente per combattere il virus.

Il Remdesivir

In una seconda nota Sean Conley ha spiegato che il presidente non ha bisogno di ossigeno ma che con i medici dell’ospedale si è deciso di «iniziare la terapia con il Remdesivir e ha assunto una prima dose». Il Remdesivir (le cui scorte sono quasi interamente state acquistate dagli Stati Uniti) è un antivirale nato in chiave anti-Ebola che negli studi ha mostrato un’interessante attività contro Sars-CoV-2 ed è indicato solo per pazienti in condizioni medio gravi che necessitano di supporto respiratorio. Se davvero il presidente degli Stati Uniti non è sotto ossigenoterapia è probabile che il farmaco sia stato somministrato adottando criteri off- label (al di fuori delle indicazioni terapeutiche autorizzate).

La sequenza dei due farmaci

«I due farmaci sono tra loro compatibili e sono stati somministrati con la sequenza corretta» precisa Filippo Drago, professore ordinario di Farmacologia e direttore dell’Unità operativa di Farmacologia clinica al Policlinico di Catania. «Il primo farmaco, il cocktail di anticorpi REGN-COV2 agisce attaccando il virus mentre è in circolo ed è indicato in una fase precoce mentre il Remdesivir impedisce al virus di penetrare nelle cellule e di replicarsi».

Lo studio su Regeneron

Regeneron (REGN-COV2), prodotto di biotecnologie, è uno dei candidati più promettenti per curare Covid-19 insieme ad un altro trattamento con anticorpi sviluppato da Eli Lilly. Nello studio clinico in fase 1 su 275 pazienti contagiati con il Covid-19, coloro che averano ricevuto la terapia sperimentale Regeneron nella fase iniziale dell’infezione avevano livelli di virus più bassi nel sangue rispetto ai pazienti che avevano ricevuto un placebo. I loro sintomi si sono risolti in media da 6 a 8 giorni, rispetto ai 13 giorni di coloro che hanno ricevuto un placebo. Non solo: gli esperti stanno cercando di capire se REGN-COV2 potrebbe dimostrarsi utile nei pazienti più gravi (ospedalizzati) e se sia in grado di prevenire lo sviluppo dell’infezione in soggetti entrati a contatto con il virus. In generale, l’obiettivo degli anticorpi ricreati in laboratorio è quello di indurre una risposta immunitaria efficace contro Sars-CoV-2 in persone che per vari motivi non possono produrla autonomamente.

Farmaco ad «uso compassionevole»

Sebbene Regeneron non sia stato autorizzato per l’uso di emergenza dalla Food and Drug Administration, le aziende farmaceutiche possono concedere l’accesso ai loro trattamenti sperimentali per «uso compassionevole» quando altri trattamenti falliscono. Secondo quanto riportato dal New York Times, l’amministratore delegato di Regeneron, Leonard S. Schleifer ha riferito di essere stato contattato dallo staff medico del presidente Trump per ottenere il permesso di usare il farmaco. I cosiddetti «casi compassionevoli», quando ai pazienti viene concesso l’acceso a un trattamento sperimentale al di fuori della sperimentazione clinica, vengono decisi caso per caso.

 

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